Mezzojuso e Troina: gli opposti visti a Non è L’Arena di Massimo Giletti

Mezzojuso e Troina: gli opposti visti a Non è L’Arena di Massimo Giletti

“La mafia dei pascoli”: ne stiamo sentendo parlare ormai da anni di questo fenomeno che sta caratterizzando negativamente tutta la Sicilia, con le sue note modalità di estorsione per il controllo delle terre e il successivo finanziamento da parte dell’Unione Europea.

Questo è stato l’argomento principe della trasmissione condotta da Massimo Giletti “Non è L’arena” su La7 di ieri sera, per l’occasione mandata in onda dalla piazza principale di Mezzojuso, borgo in provincia di Palermo di circa 2000 abitanti.

La location alternativa, ovviamente, non è stata casuale, ma Mezzojuso è il paese in cui vivono le sorelle Napoli, imprenditrici terriere a cui sono state rivolte molte intimidazioni, dalle classiche vacche sacre alle sassaiole.

Ospiti sul palco di Giletti sono stati oltre Ina, Irene e Anna Napoli, anche
Nunzia De Girolamo, Rita Dalla Chiesa,Alfonso Sabella, Salvo Palazzolo, Pietrangelo Buttafuoco, oltre al sindaco della cittadina Salvatore Giardina.

Quello che ne è scaturito durante le ore di diretta sono stati un’accozzaglia di luoghi comuni e frasi fatte: urla, fischi, omertà e negazionismo condite da “qua la mafia non esiste” a “ma è una cosa successa vent’anni fà”. Atteggiamenti non solo dalla piazza gremita, ma anche dal sindaco stesso, il quale durante la puntata si è scoperto avere il cognato colluso alle vicende delle Napoli, oltre ad aver partecipato ai funerali del boss locale Don Cola, nonchè uno degli stretti collaboratori di Bernando Provenzano. “Sono religioso” è stata la replica del sindaco Giardina.

A questa realtà fatta per lo più di paura da parte della comunità del palermitano, dal programma di Giletti, ne è stata presentata un’altra ben più vicina alla nostra, protagonista anch’essa per gli avvicendamenti della mafia rurale.

Anche se per pochi minuti, è stata presentata la comunità di Troina, la mentalità dei suoi cittadini e il lavoro svolto dal suo sindaco Fabio Venezia, in collegamento da Piazza Matteotti, da cui la città dell’ennese è stata denominata dall’inviato di La7 “capitale dell’Antimafia”.

In diretta il sindaco Venezia ha raccontato dell’apparato mafioso presente a Troina e di come lui e alcuni allevatori locali si incontravano in segreto per sconfiggere la mafia dei pascoli e non diventarne parte, per far nascere un’associazione antiracket, consapevoli che non arrendendosi al sistema mafioso si era soggetti a minacce, furti e danni alle varie proprietà. Un percorso che inizia nel 2011, quando Fabio Venezia non era ancora sindaco, dove oggi “legalità” è la parola chiave di Troina e dei troinesi, dove tutti i suoi imprenditori non hanno paura di mettere la faccia anche davanti ad una telecamera di un emittente nazionale, facendo cancellare in pochi minuti, alle 23 di sera, l’imbarazzante prima serata di Mezzojuso.

Redazione RCI Nebrodi

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